Basilica di Sant’Agostino
Nel centro di Roma, nella zona di Campo Marzio è situata la suggestiva Basilica di Sant’Agostino e rappresenta un vero e proprio scrigno d’arte.
A Roma, ogni chiesa sembra un museo per la moltitudine di opere prestigiose che ospita al suo interno.
Rispetto a questo tema la Basilica di Sant’Agostino merita assolutamente di essere menzionata, perchè quì troverai opere di grande valore realizzate da artisti come Raffaello, il Guercino e Caravaggio.
Ti ho incuriosito citando questi grandi artisti? Allora iniziamo questo tour virtuale alla scoperta di questa affascinante Basilica e dei tesori che custodisce.
Questa Basilica è una delle prime chiese del Rinascimento costruite a Roma, chicca davvero interessante è che la sua facciata è realizzata in travertino proveniente dal Colosseo.
Siamo nel 1300, quando gli agostiniani decisero di costruire un nuovo edificio per ospitare il loro convento e dedicarlo a Sant’Agostino. Il nuovo edificio risultò piccolo per le esigenze della comunità; inoltre, in quel periodo la Basilica era soggetta frequentemente alle piene del Tevere quindi Guillame D’Estouteville, un cardinale dell’epoca, decise di edificare verso la fine del 1400 l’attuale Basilica che oggi conosciamo.
Basilica di Sant’Agostino: la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio
Nella prima cappella della navata sinistra troverai uno trai più grandi capolavori di Caravaggio ovvero la Madonna dei Pellegrini. Le altre opere dell’artista da vedere gratuitamente sono ospitate sempre in altre due chiese a Roma e sono: la Chiesa San Luigi dei Francesi e la Chiesa di Santa Maria del Popolo.
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L’opera la Madonna dei Pellegrini, realizzata tra il 1604 e il 1606.
E’ stata donata agli agostiniani da Caravaggio come ringraziamento per l’asilo concesso, per sfuggire all’arresto dopo che aggredì un notaio a Piazza Navona.
Per diversi motivi questo quadro all’epoca fece un grande scalpore soprattutto perchè Michelangelo Merisi detto Caravaggio, utilizzò come modella Maddalena Antognetti nominata Lena, amante di Caravaggio ma che diverse fonti indicano essere stata una prostituta.
Storia della Madonna dei Pellegrini
La causa scatenante della famosa lite a Piazza Navona che ha visto protagonisti l’artista e il notaio, sembra sia stata proprio Maddalena Antognetti. L’antica storia ci dice che Lena avesse posato per Caravaggio contro la volontà del notaio, spasimante della donna, e che questi l’avesse insultata.
Il carattere litigioso e impetuoso di Caravaggio è noto a tutti e non si smentì neanche quella volta.
A Piazza Navona aggredì il notaio con una scure, costringendo l’artista a chiedere asilo prima agli agostiniani e poi a scappare per Genova.
Un altro motivo per cui sembra che questa opera fece scalpore è il modo in cui era stata rappresentata la Madonna.
La Madonna ha i piedi nudi e il velo che le copre il capo è sporco, diciamo una rappresentazione non adatta per una Madonna.
Le persone del popolo che si trovano dinnanzi a lei hanno gli abiti sporchi, le mani gonfie e i volti rugosi e quindi in quel periodo non ritenute degne di stare in preghiera davanti ad un’immagine sacra.
In conclusione per diversi motivi che abbiamo visto il quadro la Madonna dei Pellegrini non fu ben visto e voluto dai committenti.
Il Profeta Isaia affresco di Raffaello
In questa Basilica troverai altre due grandi opere che sono, il gruppo scultoreo di Sant’Anna che rappresenta Anna, la Vergine Maria e Gesù realizzato da Andrea Sansovino e l’affresco del Profeta Isaia realizzato da Raffaello tra il 1511 e il 1512.
L’affresco del profeta Isaia è stato commissionato a Raffaello in un momento in cui era davvero popolare dopo il completamento della Stanza della Segnatura ai Musei Vaticani. Se vuoi sapere di più sui Musei Vaticani clicca quì.
Questo affresco è visibile sul terzo pilastro sinistro della navata maggiore e abbiamo Isaia che è rappresentato in trono fra due putti che reggono una targa e un festone sopra la sua testa. I panni del profeta hanno colori cangianti: la tunica è azzurra, sulla gamba il panno è giallo, sul capo il panno diventa rossastro.
L’opera sembra come un esercizio pittorico per imitare Michelangelo ma nonostante questo il suggestivo affresco di Raffaello è ricco di perizia e di una accurata bellezza.
Se ami Raffaello, ti consiglio un altro dei suoi capolavori che io amo moltissimo ed è Angeli e Sibille nella Chiesa Santa Maria della Pace. Rimarrai senza parole dinnanzi a tanta poesia e bellezza.
Basilica di Sant’Agostino: altre opere
Proseguiamo il nostro tour alla scoperta di altre opere. L’altare maggiore è progettato dal Bernini nel 1627 e inaugurato nel 1628.
Al centro dell’altare maggiore c’è l’icona bizantina della Vergine con Bambino che proviene dalla Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli.
Nelle diverse cappelle della Basilica puoi ammirare affreschi di Girolamo Nanni e i dipinti di Francesco Rosa.
Molto importante la terza cappella dedicata a Santa Rita da Cascia, realizzata dall’allievo del Bernini Giovanni Contini.
Nella navata destra è situata la Cappella del Crocifisso che ospita un prezioso Crocifisso ligneo del 1500 che assolutamente ti consiglio di vedere.
Ci sono altre opere da menzionare, ci tengo a citare la Cappella di Sant’Agostino che ospita l’opera Sant’Agostino tra San Giovanni Battista e San Paolo realizzata dal Guercino.
Una Basilica davvero suggestiva che ti rapisce il cuore per la tanta bellezza dei suoi affreschi e dei suoi colori. Guardi in alto ti sembra di vedere un cielo dipinto dove in alcuni tratti compaiono anche le stelle.
Basilica di Sant’Agostino: considerazioni
Era la prima volta che entravo in questo posto e mai avrei immaginato di trovare tutti questi tesori nascosti. Sapevo che era ricca di opere, sapevo che avrei trovato uno dei capolavori di Caravaggio, ma trovarsi davanti a tale meraviglia è tutt’altra cosa.
L’ importanza della Basilica di Sant’Agostino che ha attraversato il corso dei secoli è dovuto anche al ciclo di affreschi nati tra il 1858 e il 1868 da Pietro Gagliardi. Sono visibili sulle pareti e sulla volta della navata centrale con dodici Storie della Vita della Vergine, angeli con cartigli, le figure di David e Abramo e un ciclo di Storie del Vecchio Testamento a monocromo.
Cerco sempre di promuovere la meraviglia delle chiese e leggendo questo articolo avrai capito il perchè. Sono assolutamente d’accordo che l’arte deve essere messa a disposizione di tutti coloro che la vogliono amare e ammirare.
In alcune circostanze non è possibile come nelle gallerie private, ma in quel caso, sempre quando sono prezzi accessibili, penso che siano soldi spesi bene, un pò come facciamo per i viaggi dove cerchiamo di contenerci in altre spese per poi fare il nostro viaggio del cuore.
A questo punto penso che sia inevitabile fare anche un viaggio dentro l’arte qualunque forma essa sia.
Concedetemi anche se lo dico sempre, che Roma città eterna è una fonte inesauribile di tesori nascosti.